Ci vuole uno sforzo maggiore per entrare in una comunità di intenti più forte, per costruire una convergenza più univoca verso gli obiettivi di fraternità e di solidarietà. Tante volte corriamo ma paradossalmente non avanziamo di un passo, non progrediamo; una spinta in avanti individuale ma isolata è sì meritevole di apprezzamento ma non porta alcun frutto alla comunità.
Ecco perché è importante che nella nostra associazione si consolidi sempre maggiormente una coscienza comunitaria nuova, ancor più attenta ai segnali ed ai fenomeni preoccupanti della società, troppo spesso portatori di odio, violenza, sopraffazione, esclusione e povertà e più pronta a contrastarli superando la tentazione dell’indifferenza e procedendo oltre la frase drammaticamente rinunciataria “tanto lottare non serve a nulla, non porta da nessuna parte”.
Queste in sintesi le ragioni per le quali, in questo Natale 2016 e nell’anno che verrà, vogliamo dare più ampio spazio alla riflessione, alla sobrietà, all’ascolto, alle opere di carità nei confronti di coloro che si trovano in condizione di grave disagio e faticano ad andare avanti con le proprie forze, ai perseguitati e uccisi barbaramente per il loro credo religioso, ai bambini denutriti per mancanza di cibo e di medicinali, agli anziani dimenticati e in solitudine, agli ammalati.
A tutti un augurio di pace e bene, di un Santo Natale che unisca.
Ilario Bortolan