Archivi del mese: marzo 2018

Omaggio

L’associazione rende omaggio a Mario Ziccardi, l’ultimo sopravvissuto della strage di Marcinelle, richiamato a Dio oggi proprio nella Giornata dell’Unità nazionale. Tutti gli anni l’8 agosto e in molte altre visite ed omaggi alle vittime della miniera, Mario Ziccardi era presente e con lui tutti coloro che sono morti nel 1956.

 

Onorare tutte le vittime

Si parla molto del rapimento e della morte di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse 40 anni fa ma si dimentica troppo spesso che vennero uccisi tutti i componenti della scorta: i Carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci, ed i tre poliziotti, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, ai quali rivolgiamo un pensiero commosso e una preghiera.

Cordoglio

Abbiamo appreso con viva commozione del decesso del Gen. C.A. Riccardo Bisogniero, già Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Capo di Stato Maggiore della Difesa, che ha servito l’Italia in guerra ed in pace, con onore, coraggio e dedizione.

Rispettare la Storia

Siamo stati informati, con stupore, di un’iniziativa per ricordare i caduti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale a Cassino oggi, proprio alla vigilia dell’anniversario del bombardamento della città laziale, il 15 marzo 1944. Anche se il progetto pretende di voler riconciliare e di non avere valenza politica, l’evento pubblico è inopportuno e grave e deve essere annullato nel rispetto di tutte le vittime della battaglia di Montecassino. Non serve nessuna stele per ricordare i fatti di guerra di cui i nazisti si sono macchiati, né nel posto di comando del capitano dei paracadutisti nazisti Ferdinand Foltin, né in altro luogo. La storia deve essere onorata ma è necessario un metodo scientifico per evitare anche eventuali strumentalizzazioni.

Torino

Dopo i panettoni ed i generi alimentari in province di Torino e a Marene (TO), 800 capi di abbigliamento sono stati consegnati direttamente a chi ha veramente bisogno: a famiglie disagiate e nuovamente all’associazione di volontariato Regina della Pace Onlus.

 

ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE REGINA ELENA ONLUS

CHIESA DI S. CATERINA A CHIAIA IN NAPOLI

XIX PREMIO VENERABILE REGINA MARIA CLOTILDE

premio-maria-clotilde-2018

L’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus ha organizzato con la Comunità napoletana del Terzo Ordine Francescano una solenne cerimonia nella chiesa di S. Caterina a Chiaia nell’anniversario del richiamo a Dio della Venerabile Maria Clotilde.
Mercoledì 7 marzo, nell’ambito di una giornata di attività benefiche, culturali ed apolitiche a Napoli (con donazione di oltre 10 tonnellate di viveri a strutture di Pompei e alla mensa di S. Francesco a Napoli, consegnate personalmente da S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia). Come ogni anno l’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus ha organizzato con la Comunità napoletana del Terzo Ordine Francescano una solenne cerimonia nella bellissima chiesa di S. Caterina a Chiaia, nell’anniversario del richiamo a Dio della Venerabile Maria Clotilde di Borbone di Francia, Duchessa di Savoia, Regina di Sardegna e Terziaria Francescana.

Nata in Francia nel 1759, Maria Clotilde si spense in esilio a Napoli il 7 marzo 1802 e, secondo le sue volontà, fu tumulata nella cappella della “Buona Pastora”, nella chiesa di S.Caterina a Chiaia, in una tomba restaurata nel 1933 a spese del figlio della Regina Elena, Umberto di Savoia. Tre mesi dopo la morte della consorte, Re Carlo Emanuele IV abdicò e si ritirò a Roma, nella chiesa dei Gesuiti di Sant’Andrea al Quirinale, dove morì e fu sepolto nel 1819. Il 10 aprile 1808, appena sei anni dopo la morte, Maria Clotilde di Borbone venne dichiarata Ve- nerabile e se ne iniziò la causa di beatificazione.

La celebrazione ha avuto luogo in suffragio della Venerabile, che tanto bene fece alla popolazione napoletana malgrado la sua situazione economica e di salute fosse così disagiata. Il Sacro Rito è stato presieduto dal M.R.P. Calogero Favata. In conclusione, è stato consegnato il XIX Premio Venerabile Maria Clotilde, istituito a Napoli dall’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus e dal Terzo Ordine Francescano il 7 marzo 2000, in occasione del Gran Giubileo.

Il premio 2018 è stato conferito alla Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme e consegnato al Luogotenente, S.E. Cav. di Gran Croce Prof. Dott. Giovanni Battista Rossi, che ha preso la parola per ringraziare a nome del Cardinale Gran Maestro. Erano presenti la delegazione della Città di Pompei con il Gonfalone, il Gen. B.A. Enrico Degni, Comandante dell’Accademia Aeronautica; il Vi- ce Comandante della Capitaneria di Porto, Mons. Alfonso Punzo, il Conte Agostino Caracciolo di Torchiarolo, Presidente del Circolo Nazionale dell’Unione di Napoli; il Cav. Gr. Cr. Dr Pietro Confessore D’Introna, il Gr. Uff. Dr. Eduardo Sangiovanni; il Comm. Prof.Domenico Sodano; il Cav. Gr. Cr. Dott. Carlo Pubblico, il Gr. Uff. Avv. Raffaele Grimaldi, il Comm. Prof Luigi Ramunno, il Comm. Dott. Roberto Ficuciello, il Comm. Avv. Paolo Sautto, la Dama Maria Esposito, la Dama Brigida Pappalarado, il Comm. Rodolfo Armenio, l’Uff. Franco Mario, il Cav. Ettore Araimo, Gino Morelli, Tina Barone, Gennaro Mivallia, la Croce Rossa Italiana, l’IRCS, l’Opera Principessa di Pie- monte. La delegazione del Circolo partenopeo “Beata Maria Cristina” di Tricolore era cappeggiata dal Comm. Orazio Mamone.

La delegazione dell’Associazione Internazionale Regina Elena era guidata da S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, Presidente Internazionale, accompagnato dal Dr. Alessandro D’Acquisto, Presidente nazionale onorario, dal Gr. Uff. Ilario Bortolan, Presidente nazionale e dal Gr. Uff. Gen. D. (r) Giovanni Albano, Vice Presidente nazionale. Da notare le delegazioni della Consulta, con il Segretario Dr. Francesco Collonesi, e il Comitato, guidato dal Vice Presidente Dr. Giuseppe d’Annibale, del Premio “Tutela del patrimonio e delle tradizioni napoletane” dell’Associazione Internazionale Regina Elena (presenti tutti i componenti ad eccezione della Presidente Dora Viscione, purtroppo malata).

Tra i messaggi quello del Presidente d’Onore, S.E. il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele di Villabianca Barone di Culcasi, Presidente della Fondazione Roma, impegnato all’estero.
Al termine della S. Messa l’assemblea ha tributato un lungo applauso al Coro Polifonico di Santa Caterina a Chiaia, presieduto da Amedeo Finizio, con direttore Marco Scialò ed organista Livio De Luca che ha accompagnato con suggestivi brani sacri la solenne cerimonia religiosa annuale.

Omaggio a Rossini

In occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico del Conservatorio Statale di Musica intitolato a Gioachino Rossini, desideriamo rendere omaggio a questa straordinaria figura della creatività   artistica italiana nei centocinquantenario dalla sua morte. Questo compositore e musicista straordinario ha saputo interpretare i mutamenti del tempo introducendo elementi innovativi nel teatro musicale italiano, con riconosciuti riflessi in quello europeo. Le celebrazioni della ricorrenza, nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, sono importanti in particolare a Pesaro, dichiarata dall’Unesco “Città della Musica”, e del Conservatorio “G. Rossini” per valorizzazione maggiormente l’opera e la figura del Maestro.

Dal mese di dicembre 2017 la nostra associazione ha iniziato, in Italia ed all’estero, la serie di tributi che   merita Gioachino Rossini.

 

Terremoti

Negli ultimi 600 anni, da quando possiamo essere certi di avere le corrette e sufficienti informazioni storiche, sono avvenuti nel solo Appennino meridionale 25 terremoti distruttivi, con magnitudo superiore a 6 e danno, nell’area epicentrale, superiore al IX grado MCS (crolli di edifici e distruzione parziale) o maggiore. In     Calabria, dal 1600 ad oggi, si contano 21 eventi disastrosi.

Solo poche generazioni fa la popolazione era molto meno numerosa di oggi, e la vita così effimera a causa di guerre, carestie e malattie che l’umanità era costretta ad accettare il fluire degli eventi come qualcosa d’inevitabile. Oggi invece abbiamo la presunzione di essere la civiltà dominante del Pianeta, ed attribuiamo alla vita umana ed alle nostre comodità un valore infinitamente più alto che nel passato. Tuttavia più alziamo il nostro livello di vita, più siamo dipendenti da mille tecnologie sempre più sofisticate e sempre più fragili. Ai giorni nostri, però, la scienza e la tecnica hanno fatto progressi enormi, ci hanno fornito gli strumenti per potere  affrontare molte calamità naturali, riducendo il rischio per la vita umana. Possiamo costruire le nostre case in modo tale da affrontare il terremoto in relativa sicurezza, renderle indipendenti dal punto di vista energetico per sostenere periodi di crisi anche lunghi, studiare la dinamica dei corsi d’acqua per evitare di essere travolti dai fiumi e dalle valanghe e molte altre cose ancora. Gran parte della prevenzione dovrebbe essere affrontata dallo Stato, cui devolviamo tanto frutto del nostro lavoro. Purtroppo così non è, e sembra un costante peggioramento, tanto nella gestione del territorio quanto delle emergenze. Cosa sarebbe successo se l’Italia avesse dovuto affrontare un’emergenza anche solo paragonabile ai grandi terremoti appenninici del passato? E’ un dato di fatto che sono avvenuti, ed avverranno ancora, terremoti o altri eventi naturali estesi su aree così    vaste che nessuno Stato potrà garantire assistenza a tutta la popolazione. Possiamo solo prepararci nel nostro piccolo, nel nostro Comune, nella nostra  frazione, nelle associazioni di volontariato e, soprattutto, nelle    nostre case. È nostro dovere preparare un ambiente protetto dove vivere e dove custodire, assieme ai ricordi ed agli affetti, anche la sicurezza delle nostre vite.