Sabato 5 maggio ad Alassio (SV), presso la Biblioteca civica sul mare “Deaglio“,il Sindaco, Dott. Enzo Canepa, ha svelato una targa offerta dal Centro “Pannunzio” e dall’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus in ricordo dello scrittore, giornalista, internato militare in Germania Giovannino Guareschi, il celebre autore del “Don Camillo”, che amava trascorrere le sue vacanze estive ad Alassio. E’ stato letto il seguente messaggio del figlio di Guareschi Alberto, impossibilitato ad intervenire:
“Gentilissimo Signor Sindaco,
Sono grato a Lei, all’Amministrazione comunale, all’amico Pier Franco Quaglieni del Centro Pannunzio e all’Associazione internazionale “Regina Elena” per la toccante iniziativa in memoria di mio padre. Si uniscono a me nei ringraziamenti i miei nipoti Elena, Camilla e Michele, figli di mia sorella Carlotta – la “Pasionaria” del Corrierino delle famiglie – che compare assieme a mio padre e a me nel pannello che oggi inaugurate e che è mancata, purtroppo, tre anni fa. Gli anni sono volati ma il ricordo dei periodi sereni e spensierati passati ad Alassio è sempre fortissimo e mi permette ogni tanto di ritrovarmi con il pensiero nel budello ad ascoltare la musica di Balzola, al Caffè¨ Roma dai Berrino o ai “bagni Carlo” sotto la bonaria sorveglianza degli amici Carlo e Manuelin…
Un caro saluto a Lei, all’amico Pier Franco Quaglieni, alle due associazioni e a tutte le persone che con la loro presenza onorano la memoria di mio padre.
Alberto Guareschi”
La cerimonia è stata aperta dall’Inno nazionale. E’ seguito un saluto del Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus Gr. Uff. Ilario Bortolan:
“Signor Sindaco,
Caro Prof. Quaglieni ,
Autorità, Signore e Signori,
sono molto lieto di questa nuova collaborazione tra il Centro “Pannunzio” e l’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus .
Approfitto di quest’incontro per rinnovare i nostri auguri per i primi 50 anni del Centro “Pannunzio”.
Non c’è dubbio che nel secondo dopoguerra Giovannino Guareschi sia stato uno degli italiani più conosciuti nel mondo, ma allo stesso tempo molto meno esaltato in patria. Di lui si deve ricordare in particolare il senso dell’onore e della Patria, l’amore per la sua terra, l’autenticità e il coraggio, oltre al talento.
Un’altra sua particolarità fu la fedeltà ai suoi sentimenti originari e del tutto autentici. Difendeva la causa monarchica senza mai aver visto il Re e senza essere iscritto al partito monarchico. Quando Umberto II gli scrisse per complimentarsi, Guareschi non rispose subito ma il suo Re, dall’esilio, lo nominò Gran Ufficiale nell’Ordine della Corona d’Italia.
Spero che questa targa possa ricordare per anni a molti italiani e stranieri ospiti di quest’incantevole città un uomo di talento e di fede, un grande Italiano”.
Lo storico Prof. Pier Franco Quaglieni , Vice Presidente del Centro “Pannunzio”, ha ricordato la figura di Guareschi a 50 anni dalla morte avvenuta nel 1968. Infatti, Quaglieni conosce bene lo scrittore parmense al quale ha dedicato un ampio articolo nel suo nuovo libro “Grand’Italia”.
Ha dichiarato il Prof. Quaglieni : “La targa apposta nell’atrio della Biblioteca sul mare è un atto di amore di Alassio verso uno degli scrittori italiani più letti ed amati, un uomo e un giornalista davvero fuori ordinanza che seppe scrivere in modo semplice e universale, partendo da una saga di paese di cui don Camillo e Peppone sono i protagonisti. Già nel 2008 ebbi l’onore di ricordare Guareschi nel centenario della nascita nell’Auditorium “Roberto Baldassarre “ e quindi la collocazione scelta dall’Amministrazione è la più felice. Ringrazio il Sindaco Canepa, l’Assessore alla cultura Rossi e l’intera amministrazione per l’attenzione dedicata a Guareschi che amava il mare di Alassio. Egli fu anche l’autore di un “Dario clandestino” che fece conoscere agli italiani il dramma dell’internamento in Germania dei militari italiani fatti prigionieri dopo l’8 settembre 1943. Guareschi fu uno dei loro che sentì, come scrisse, le “stellette di ufficiale italiano avvitate sulla pelle”, malgrado le sofferenze terribili cui fu sottoposto dai nazisti. Tornato in Italia, nel 1945 fondò e diresse fino al 1961 uno dei più importanti settimanali italiani “Il Candido”. Fu un patriota sincero e un grande italiano conosciuto e apprezzato nel mondo, espressione di un mondo semplice e sincero senza sofisticazioni intellettualistiche. Per questa sua limpidezza Guareschi non ebbe mai un premio letterario”.
La cerimonia si è conclusa con lo svelamento della targa sulle note della “Leggenda del Piave”, in onore del Ten. Guareschi, deportato e internato in Germania dal 1943 al 1945.
Successivamente è stata inaugurata, sul lungomare, una panchina con il logo del Centro “Pannunzio” per celebrare i suoi primi 50 anni. Un riconoscimento importante e meritato alla lunga attività di una delle associazioni culturali italiane più longeve, insignita della Medaglia d’oro di benemerenza della cultura.