Il rischio del contagio ci costringe a isolarci gli uni dagli altri; e quanto più siamo isolati, tanto più ci rendiamo conto d’essere tutti improvvisamente impoveriti sul piano esistenziale ma anche su quello economico. Avere dei soldi non serve a nulla se nei dintorni non c’è qualcuno che vende i beni o i servizi che ci servono e non si può andare a cercarli altrove. Nessuno può cavarsela bene, da solo. La nostra ricchezza sta sempre nel nostro appartenere ad una società civile solidale, aperta e ben ordinata, senza compartimenti stagni; e nel nostro saper fare affidamento gli uni sul maggior numero possibile di altri. Sarà opportuno ricordarcelo, quando la battaglia contro il Covid-19 sarà vinta e quella società civile aperta e solidale dovremo ricostruirla da cima a fondo, o quasi.