Archivi del giorno: 16 ottobre 2020

Un premio giornalistico europeo

Il Premio giornalistico Daphne Caruana Galizia, istituito oggi, nell’anniversario della sua scomparsa, premierà il giornalismo d’eccellenza che riflette i valori europei e riconoscerà il ruolo fondamentale che ricoprono i giornalisti nel preservare le nostre democrazie e servirà ai cittadini per ricordare l’importanza della libertà di stampa. Questo premio è concepito per sostenere i giornalisti nel lavoro che svolgono, di vitale importanza e spesso pericoloso, e per dimostrare che il Parlamento europeo sostiene i giornalisti d’inchiesta.

Il premio annuale sarà assegnato a partire da ottobre 2021 a giornalisti o a team di giornalisti che operano nell’Unione Europea. I candidati e gli eventuali vincitori verranno selezionati da una giuria indipendente.

Daphne Caruana Galizia è stata una giornalista maltese, oltre che una blogger e un’attivista contro la corruzione. Nel suo lavoro, ha riferito ampiamente di corruzione, di riciclaggio di proventi illeciti, di crimine     organizzato, della compravendita di passaporti per acquisire la cittadinanza maltese e del relativo collegamento del governo dell’isola allo scandalo dei Panama Papers. Per questo è stata vittima di vessazioni e    minacce, che sono culminate nell’attacco terroristico che ha posto fine alla sua vita: il 16 ottobre 2017 è morta a causa dell’esplosione di una bomba nascosta nella sua auto. Il clamore e le proteste sulla gestione delle indagini relative al suo omicidio hanno portato il primo ministro maltese a dimettersi dall’incarico.

 

 

Un crimine ignobile ed ingiustificabile

A poche settimane dall’attentato presso l’ex-redazione della rivista Charlie Hebdo, ci troviamo di fronte ad un orrendo delitto a Conflans Saint-Honorine (38 km da Parigi): la decapitazione di un professore di liceo che mentre trattava il tema della libertà di espressione aveva mostrato in classe le vignette satiriche riguardanti la figura di Maometto, chiedendo agli allievi musulmani di uscire prima dall’aula. Di fronte a coloro che cercano una ragione a questo ignobile ed ingiustificabile crimine, ripetiamo che niente può giustificare l’assassinio di un uomo. Siamo profondamente scioccati dall’uccisione barbara di un insegnante di liceo ed invitiamo tutte le persone di buona fede a mobilitarsi per lottare con forza contro l’oscurantismo, l’odio e tutte le forme di violenza. Il terrore si combatte con l’istruzione, con l’insegnamento in cui credeva Paty, mentre lo praticava. Un insegnamento aperto alla società e agli altri, che promuove il dialogo e la conoscenza.

I nostri pensieri vanno alla famiglia di Samuel Paty e a tutto il personale docente in Francia ed altrove.

 

Roma

Il 16 ottobre 1943 alle 5.15 ebbe inizio la deportazione degli ebrei di Roma da parte delle SS. Oltre 1.000 persone, uomini, donne e bambini indistintamente, vennero rastrellate dalle proprie case e caricate sul      convoglio che li portò al campo di sterminio di Auschwitz dove il treno giunse il 22 ottobre. Dei 1.024 ebrei catturati ne tornarono solo 16, di cui una sola donna, Settimia Spizzichino e nessun bambino. Noi non dimentichiamo.