XXXVI Commemorazione annuale della strage del 17 agosto 1893.
Il 17 agosto 1893 morirono dieci operai italiani: i torinesi Vittorio Caffaro, 29 anni di Pinerolo, e Bartolomeo Calori, 26 anni di Torino; i cuneesi Giovanni Bonetto, 31 anni di Frassino, e Giuseppe Merlo, 29 anni di Centallo; l’alessandrino Carlo Tasso, 58 anni di Cerrina; l’astigiano Secondo Torchio, 24 anni di Tigliole; il savonese Lorenzo Rolando, 31 anni di Altare; il bergamasco Paolo Zanetti, 29 anni di Alzano Lombardo; il toscano Amaddio Caponi, 35 anni di San Miniato. Sconosciuta l’identità del decimo. Un centinaio i feriti. Una strage poco conosciuta. Centoventicinque anni dopo, il comune di Aigues-Mortes ha apposto una lapide commemorativa della tragedia sulla facciata del municipio in piazza Saint Louis, luogo dedicato al Re di Francia S. Luigi IX, consorte di Margherita di Provenza, nipote del Conte di Savoia Tommaso I. Il testo in francese della targa può essere così tradotto: “In memoria dei 10 operai italiani vittime della xenofobia durante gli eventi del 17 agosto 1893. In omaggio ai giusti: Jacques Eugène Mauger (abate), Adélaide Fontaine (panettiera), madame Goulay. E ai cittadini di Aigues-Mortes che diedero prova di coraggio e d’umanità”.
E’ stato un italiano a ricordare la tragedia che l’Associazione Internazionale Regina Elena commemora ogni 17 agosto dal 1986, al ritorno del suo pellegrinaggio a Fatima (11-13 agosto), Lourdes (14-15) e Montpellier il 16 per la festa di S. Rocco e Sant’Elena.