L’associazione ricorda che gli anziani sono una ricchezza per tutte le famiglie e per la nazione e che è profondamente sbagliato criticarli per dare più spazio ai giovani, che devono sempre di più ai nonni. Pensare di classificare come desueto oppure anacronistico, o peggio corporativo, il pensiero di chi può offrire, anche con le sue scelte, la saggezza dettata dall’esperienza d’una lunga vita è assurdo ed evidentemente strumentale, oltre che ovviamente antidemocratico.