“Una pressante campagna di opinione vorrebbe convincerci che l’eutanasia e l’omicidio del consenziente siano l’unico rimedio alla sofferenza. Sappiamo bene che non è così, perché non mancano alla scienza e alla carità oggi modi per accompagnare il fine vita con dignità e senza sofferenza. È invece evidente che dietro a quanto ci si vorrebbe proporre sta una volontà di potenza che vuole appropriarsi di ciò che per principio non è a nostra disposizione, la morte. E così invece di garantire la dignità della vita a chi è in situazioni di disabilità gravissima, si vorrebbe imporre il suicidio assistito come una morte dignitosa e non l’abbandono di un essere umano” ha dichiarato il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze.