Commemorazione della morte di 185 minatori italiani nel 1940
Archivi del mese: febbraio 2022
Quaresima e carità
“Quanto è splendido il digiuno
Che si adorna dell’amore
Spezza generoso il tuo pane con chi ha fame
Altrimenti il tuo non è digiuno, ma risparmio”.
Con questo canto dal Vespro del martedì di Quaresima, la liturgia maronita, imbevuta della teologia dei padri siriaci, collega strettamente il digiuno con la carità. In un tempo in cui il digiuno per tanti è di fatto una forma di dieta, la Chiesa che insegna tramite la liturgia ricorda che il digiuno cristiano è molto più dell’astinenza dai cibi. L’apostolo Paolo non ha dubbi sul fatto che la carità sia la corona delle virtù cristiane, e un digiuno non abbellito dallo splendore della carità è vano. E l’apostolo Giovanni chiarisce che la pietra di paragone della vera carità è la praticità e la concretezza, perciò esorta: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità» (1 Gv 3,18).
La povertà ha diversi volti, e Santa Madre Teresa, che era tanto familiare con la povertà e la fame materiale, ha affermato un giorno che nel mondo occidentale – dove la gente sembra più ricca – vi è una fame più grande e una povertà più grave di quella che si riscontra nelle viuzze di Calcutta: è la povertà spirituale, la mancanza di senso e l’indigenza di chi ha rinunciato al suo Signore, fonte, senso e fine della nostra esistenza. Noi cerchiamo umilmente, nel nostro piccolo, di fare la nostra parte adoperandoci per questa carità, definita da Giovanni Paolo II la «diaconia della verità» (Fides et Ratio, 2).
Il nostro operato è una missione di servizio che sgorga dalla nostra fede cristiana e dal nostro amore per il prossimo.
Siamo convinti che la nostra epoca rispecchi in modo speciale la profezia del profeta Amos: «Ecco, verranno giorni, – dice il Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d’ascoltare la parola del Signore» (Am 8,11).
L’Associazione si impegna a continuare a compiere quest’opera di “carità nella verità” iniziata oltre 36 anni fa, e ha bisogno della Sua comunione e dell’aiuto spirituale e materiale di tutti! Viviamo questa Quaresima di dono per sperimentare assieme la gioia doppia che il canto liturgico promette:
“A chi ha bisogno dona ciò che ti è avanzato
E sperimenterai la fecondità della Quaresima
Canta il digiuno con due bocche: Una bocca che digiuna!
E un’altra che gioisce grazie al tuo dono!”.
Formigine (MO)
S. Messa in suffragio di Maria Grazia a cura del “Comitato di Carità “Maria Grazia”.
Assisi (PG)
51° pellegrinaggio
Assisi (PG)
Omaggio alla Regina Madre dei Bulgari, Giovanna, Principessa Reale di Savoia, deceduta il 26 febbraio 2000 in Portogallo, a cura della delegazione della Campania.
Montpellier
E’ stata richiamata a Dio all’età di 91 anni Jeannine Molina, tesoriere internazionale dalla morte del consorte Guy il 26 novembre 1996.
Gerusalemme
Commemorazione della Principessa Vittoria Alice di Battenberg, Giusto tra le Nazioni, nata a Windsor il 25 febbraio 1885, consorte del Principe Andrea di Grecia e Danimarca (figlio di Re Giorgio I), madre del Principe consorte Filippo Duca d’Edimburgo
Modena
Commemorazione annuale del Socio onorario Cav. Gr. Cr. Franco Mattavelli.
Compleanno dell’Amerigo Vespucci
La nave spesso ritenuta la più bella del mondo è stata varata il 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia per trasformare creare i marinai, educandoli a vivere seguendo il moto delle onde ed il soffio del vento, per animare la collettiva sincronia dell’equipaggio. Questa signora degli oceani ha fatto il periplo delle mode tecnologiche e ha dimostrato di essere sempre all’avanguardia, perché mentre tutti parlano di energia green e rispetto dell’ambiente, lei da sempre ha il vento come propulsore principale. Oltre agli allievi, vi operano 250 uomini e donne dell’equipaggio.
Rosa bianca
L’associazione ricorda il 79° anniversario del sacrificio di Hans e Sophie Scholl – e degli altri giovani martiri tedeschi, eroi della Resistenza europea aderenti al gruppo della Rosa Bianca – con un omaggio floreale, in particolare a Roma alla lapide del viale di Villa Savoia, dal 1995 intitolato alla loro memoria.