Tutto ha avuto inizio il 30 dicembre 2001, due mesi dopo gli attentati alle Torri Gemelle. L’operazione era stata autorizzata dal consiglio di sicurezza dell’ONU. Nell’ambito della missione Isaf, la NATO aveva assegnato all’Italia il controllo della regione attorno ad Herat. Un anno fa il Tricolore è stato ammainato dopo quasi vent’anni, ma l’Afghanistan non ha trovato ancora la pace. In Afghanistan lasciamo il ricordo di 53 soldati caduti nella provincia di Herat e a Kabul. Il 3 ottobre 2004 il nostro primo caduto: si chiamava Giovanni Bruno. L’associazione ha effettuato 14 missioni umanitarie per l’Afghanistan dal febbraio 2004, per un valore complessivo di 241.808,02 euro, tramite il 13° Rgt. Carabinieri, il 132° Rgt. Artiglieria, il 5° Rgt. Art “Lrz” Superga di Portogruaro (VE), il 3° Rgt. Artiglieria da Montagna di Tolmezzo (UD), il 3° Reggimento Alpini, l’8° Reggimento logistico di manovra Carso di Remanzacco (UD) e la Brigata paracadutista “Folgore”.