Cristiani perseguitati

Sette anni dopo la sua distruzione da parte dell’Isis, il monastero di Mar Elian (Siria) sta tornando in vita ed è annunciato il ritorno delle reliquie di S. Giuliano. E’ stato incendiato e ridotto in rovina il 21 agosto 2015 dal cosiddetto Stato islamico, che ha anche profanato la tomba di S. Giuliano d’Emesa, custodita nel monastero di rito siro-cattolico a Quaryatayn, un centro quasi equidistante da Homs, Damasco e Palmira. Sono state   ritrovate le pietre della porta d’ingresso e del battistero e sono state ricostruite le pareti e il tetto della cripta. Anche la chiesa, incendiata, è stata riparata e dotata di un nuovo altare. Il restauro è stato eseguito senza ripulire completamente la fuliggine inglobata nelle murature per preservare tracce visibili del conflitto recente.