Nell’anniversario dell’incidente minerario di Monongah, nel quale persero la vita 171 connazionali, l’associazione rivolge un commosso pensiero alla loro memoria ed alle loro famiglie. Questo ricordo costituisce un monito sulla necessità di garantire a ciascuno in ogni luogo, condizioni di lavoro dignitose e sicure.
Archivi del mese: dicembre 2022
C’è un’urgenza educativa
Ci sono ansie e paure, la stessa resilienza che confligge con l’idea che si sia invincibili ed esonerati dall’esperienza traumatica del fallimento. È questo il contesto in cui vivono molti giovani. E poi c’è quella violenza, fisica e verbale, anche solo virtuale, che gioca un ruolo dirimente e che impone una riflessione. Siamo di fronte ad un’urgenza educativa che chiede testimoni credibili di valori positivi. A causa del Covid-19, moltissimi ragazzi hanno dovuto frequentare la scuola a distanza. È mancato un tempo più disteso per le lezioni e dunque per apprendere, è mancato un dialogo educativo più immediato e non vincolato alle condizioni che la connessione impone, è mancata la possibilità d’apprendere in un contatto più ravvicinato e magari, perché no, anche di sbagliare in diretta.
L’accaduto al Pincio ha dell’incredibile. Richiama in primis il nodo della corresponsabilità educativa di famiglie e scuola. La tecnologia può esasperare l’individualismo e trasformare in prigionieri d’identità virtuali sempre più schermate e può dar voce e corpo a fenomeni di massa incresciosi, in cui il mostro senza testa di manzoniana memoria può tornare attuale più che mai. Non è però il mezzo in sé, ma il fine e le modalità con cui ci si appropria del mezzo stesso. E’ urgente un tentativo di conquistare le menti ed anche i cuori dei giovani. Ben vengano le competizioni per stimolare creatività e talenti a volte nascosti che favoriscono proprio il pensiero, anche per rinunciare a tutte le forme di violenza.
Presepe in casa
Fate il presepe nelle vostre famiglie e, ove possibile, fatelo insieme, perché diventi un momento di fede. La pandemia non ci priva della possibilità di realizzare nelle nostre case il segno bello del presepe. Anzi, le restrizioni possono essere un incentivo in più ad accendere la creatività e a raffigurare la nascita del Salvatore nei modi che più ci ispirano. Non lasciamoci scoraggiare dalle difficoltà! Non ci sono restrizioni che possano impedirgli di rinascere ancora nei nostri cuori.
Volòire
Nella festa della Santa Patrona, ci è particolarmente gradito far giungere i più fervidi auguri al glorioso Reggimento Artiglieria a Cavallo ed a tutti gli Artiglieri ed ai Genieri, in servizio ed in congedo, con un pensiero commosso per quelli che sono “andati avanti”.
Disabilità
41 anni fa le Nazione Unite indissero la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con lo scopo di: aumentare la conoscenza e la comprensione delle problematiche connesse alla disabilità; garantire dignità e diritti alle persone con disabilità; migliorarne la qualità di vita.
Una giornata importante che deve farci riflettere.
Torniamo alla tradizione natalizia
Ormai manca poco a Natale e in strada dalle finestre si iniziano a vedere luci, alberi e decorazioni. La parola chiave di queste feste è: tradizione, quella tradizione che in fondo non si è mai persa, ma che tendeva con il passare del tempo ad andare verso il minimal con colori freddi e forme più spoglie. Adesso c’è la voglia di tornare alle abitudini. All’atmosfera vera e propria del Natale come la ghirlanda della nostre infanzia. Che sia appesa alla porta o alla parete, che sia usata come centrotavola o come decorazione retrostante della sedia o addirittura, come festone in stile medievale, la ghirlanda rimane da sempre di attualità. In questo momento si ha voglia di cose reali.
Gradisca d’Isonzo (GO)
Per ricordare l’invio nell’anno 1500 da parte della Serenissima di Leonardo da Vinci nel territorio friulano ed isontino per studiare le tecniche di difesa più efficienti per contrastare le terribili scorrerie turche, si terrà oggi una passeggiata esperienziale intitolata Il viaggio segreto di Leonardo, per scoprire i retroscena di questa spedizione, circondati dai personaggi dell’epoca.
Festa di S. Barbara
I soci sono invitati a partecipare alle numerose cerimonie, organizzate da oggi al 4 dicembre, in onore di S. Barbara. Per tradizione è protettrice degli artiglieri, dei pompieri, degli artificieri e dei marinai.
Alla Santa è dedicata la caserma della Brigata RISTA, quella della scuola di artiglieria contraerei di Sabaudia (LT), e la caserma sede per oltre 120 anni dell’Artiglieria a Cavallo (Volòire) sita a Milano.
Silvio Pellico
In occasione del bicentenario dell’incarcerazione di Silvio Pellico nel carcere asburgico dello Spielberg, il 2 dicembre a Praga (Cechia), in collaborazione con l’IRCS e l’Opera Principessa di Piemonte, l’associazione, ha reso omaggio al Patriota e scrittore. L’evento del sodalizio si è svolto prima dello spettacolo “Le voci di Dante” all’ABC Theatre di Praga. Da notare la mostra Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea, allestita nella Cappella barocca e nella sala capitolare dell’Istituto, dopo essere stata esposta a Firenze nel 2021 e a Strasburgo e Skopje nel 2022.
E’ il secondo intervento dopo la partecipazione, su invito, alle cerimonie ed iniziative culturali organizzate dal 20 al 22 maggio 2022 dalla Città e dal Museo di Brno, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Praga e l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Oltre all’inaugurazione del nuovo allestimento delle celle dove i patrioti italiani come Silvio Pellico e Piero Maroncelli trascorsero i giorni della loro lunga prigionia, presso il Castello dello Spielberg si sono svolte conferenze, dibattiti, proiezioni di film e documentari, nonché presentazioni di recenti pubblicazioni dedicate a Silvio Pellico, in particolare: il romanzo grafico bilingue “Silvio Pellico. Spielberg 1822-2022/ Špilberk 1822-2022”, sceneggiato e illustrato dal fumettista Eugenio Belgrado e curato dalla Fondazione Eleutheria di Praga, ispirato a “Le mie prigioni” – volume pubblicato da Silvio Pellico dopo la scarcerazione e il ritorno in Patria – ed il saggio “Pellico, turista per forza. In viaggio per le prigioni di mezza Europa” (edizioni Kellermann) in cui il giornalista Sergio Tazzer ripercorre il viaggio lungo e travagliato di Pellico da Venezia a Brno.
Don Andrea Santoro è tornato a casa
La salma del sacerdote romano assassinato in Turchia il 5 febbraio 2006 è stata traslata dal cimitero del Verano fino alla parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, a Roma, l’ultima in cui ha esercitato il suo ministero di sacerdote prima di recarsi come fidei donum in Medio Oriente.
Don Santoro è stato un “sacerdote esemplare” e “un infaticabile annunciatore del Vangelo, dell’amore e della fratellanza”. Così lo ha definito il Papa in un messaggio nel quale ha auspicato che la celebrazione commemorativa possa suscitare “nel cuore di altrettanti pastori della Chiesa il medesimo spirito di donazione della propria esistenza, nonché un rinnovato impegno di ciascuno nella testimonianza dei valori evangelici della pace e della libertà”.
A ricordare la figura del sacerdote romano anche Cardinale vicario Angelo De Donatis.
Alla cerimonia era presente l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv.