Da quando possiamo essere certi di avere le corrette e sufficienti informazioni storiche, sono avvenuti nel solo Appennino meridionale 25 terremoti distruttivi, con magnitudo superiore a 6 e danno, nell’area epicentrale, superiore al IX grado MCS o maggiore. In Calabria, dal 1600 si contano 21 eventi disastrosi. Solo poche generazioni fa la popolazione era molto meno numerosa di oggi, e la vita così effimera a causa di guerre, carestie e malattie che l’umanità era costretta ad accettare il fluire degli eventi come qualcosa d’inevitabile. La scienza e la tecnica hanno fatto progressi enormi, ci hanno fornito gli strumenti per potere affrontare molte calamità naturali, riducendo il rischio per la vita umana. Gran parte della prevenzione dovrebbe essere affrontata dallo Stato. Possiamo solo prepararci nel nostro piccolo, nel nostro Comune, nella nostra frazione, nelle associazioni di volontariato e, soprattutto, nelle nostre case. È nostro dovere preparare un ambiente protetto dove vivere e dove custodire, assieme ai ricordi ed agli affetti, anche la sicurezza delle nostre vite.