La pulizia etnica nel Tigrai occidentale non si sarebbe fermata dopo la pace siglata a Pretoria il 2 novembre 2022 nell’indifferenza del governo etiope – che doveva aiutare una commissione dell’Onu ad investigare – e della comunità internazionale, dopo due anni di guerra civile. Le autorità locali e le forze Amhara avrebbero anche espulso almeno mille civili sulla base della loro appartenenza etnica dopo la firma dell’accordo di pace tra governo federale e forze regionali tigrine, che non stabiliva a chi spettasse il Tigrai occidentale. Gli sfollati del Tigrai occidentale a Macallè e negli altri centri della regione settentrionale etiope sarebbero tuttora decine di migliaia e almeno 50mila i rifugiati in Sudan.