Durante l’omelia della S. Messa presieduta dal Presidente della CEI, nel 30° anniversario del martirio di don Pino Puglisi, il Cardinale Matteo Zuppi ha dichiarato: “Padre Pino non era un prete antimafia secondo le etichette sociali e mediatiche. Peraltro, un cristiano, se è tale, è sempre contro le mafie! Era un prete e, proprio perché uomo di preghiera, combatteva per la libertà dei suoi ragazzi. Non condannava nessuno, ma cercava di salvare tutti come poteva, più che poteva. Non si è mai risparmiato. Amava farsi aiutare da tanti, chiedendo a ciascuno di fare un pezzo, il proprio, dando valore a questo. E lui era sempre il primo a fare la sua parte. Ecco la differenza tra il protagonista e l’umile lavoratore: il primo si serve degli altri, il secondo li serve; uno brilla di luce e la tiene per sé, il secondo accende di luce il fratello e la dona a chi è nel buio. Il primo ha sempre bisogno di farsi vedere, l’altro vuole far vedere chi non è visto, far parlare chi non è ascoltato, far conoscere la sofferenza che non trova comprensione”.