Archivi del giorno: 20 novembre 2023

Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Tra gli adolescenti cresce il tempo trascorso online: a inizio 2023 quasi la metà (il 47%) dei 3.400 11-19enni intervistati in occasione del Safer Internet Day ha dichiarato di passare oltre 5 ore al giorno online (era il 30% nel 2020) e il 37% controlla lo smartphone più di dieci volte al giorno. Sui social gli adolescenti si rappresentano e la loro identità in formazione è sottoposta, istantaneamente, all’approvazione o al rifiuto di un pubblico potenzialmente smisurato. La realtà mostra una presenza massiccia di preadolescenti che hanno   aperto un profilo indicando un’età maggiore o hanno usato quello di un adulto: il 40,7% degli 11-13enni in Italia usa i social media, con una prevalenza femminile. Il problema della verifica dell’età è centrale per chi si occupa di attività online: bambini e adolescenti utilizzano piattaforme, tecnologie, software, algoritmi che non sono stati progettati per loro, correndo numerosi rischi. Tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo. Spesso la scuola si trova impreparata a intercettare questi fenomeni. Scarsa anche la conoscenza sugli strumenti di prevenzione: solo il 18% degli studenti della secondaria di secondo grado che hanno partecipato al monitoraggio ha dichiarato di sapere chi sia il docente referente per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo nella propria scuola e il 51% ha dichiarato di non aver mai sentito parlare di questa figura.

Il Capo dello Stato

“Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati. Le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita. Il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro. Guerre, crisi climatiche, povertà, fanno aumentare – di anno in anno – il numero di bambini e adolescenti in fuga dalla propria condizione, dalla propria terra, alla ricerca della salvezza e della emancipazione da un destino disumano.

I dati fotografano, anche in Italia, una situazione inaccettabile di minori che versano in condizioni di povertà.

L’impegno profuso, stimolato anche dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, non è stato sin qui sufficiente: troppo alto il divario esistente tra esigenze e risultati.

L’impegno richiesto per una tutela effettiva dei diritti dei fanciulli è ben lungi dall’essersi esaurito.

Le bambine e i bambini hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace. Riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore”.