Niente potrà mai sostituire un radicamento sul territorio, che prescinde dalle piattaforme informatiche, o in ogni modo le supera. Il marketing sarà sempre più importante, ma non può sostituire messaggi senza ideali e spesso con poche idee, già usurate. I selfie, i simboli ed i like rimangono con pochi effetti reali, contrariamente alla parola scritta basata su una riflessione. Ormai il consenso è breve e labile ma per essere reale e coscienzioso deve essere basato sulla realtà. Non c’è strategia comunicativa che possa coprire la mancanza di idee nuove, le divisioni interne, gli odi intestini. Non è più tempo in cui basta uno slogan azzeccato, se dietro non esiste sostanza e non esiste messaggio. Servono coerenza, fatti reali e progetti concreti e credibili.